Parrocchia Mosso Santa Maria

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Luca Rossetti



Luca  Rossetti

Luca Rossetti nacque a Orta il 5 ottobre 1708 da Pietro Antonio, originario di Vogogna, e Antonia Francesca Pilotti di Serravalle. Non sappiamo da quale data la famiglia si fosse trasferita dall’Ossola nella cittadina lacustre, dove la ritroviamo residente dal 1705 nella casa sita in Medio Ortae, in affitto dal pittore Bersano. Il padre di Luca, Pietro dopo il matrimonio con Francesca Pilotti, si era insediato nella casa sulla Motta, acquistata da Carlo De Forte.
      L’avvio alla pittura dovette prospettarsi scontato, stante che tale professione riguardava sia il padre che il nonno Valentino, documentati tra la stessa Ossola natia, la Valsesia e il Lago d’Orta. Per altro Pietro Antonio morì precocemente nel 1719 e tale morte mise presumibilmente Luca nella situazione di capofamiglia fin dalla giovane età, ma ancora vivente il nonno la cui opera è attestata fino al 1733.
      La prima uscita pubblica del nostro, al momento nota, è nel 1733 nell’oratorio di San Rocco di Orta, dove egli ne affrescò il soffitto. A seguire intorno al 1735 dovrebbe collocarsi l’esecuzione della pala d’altare della cappella di Sant’Anna nella parrocchia di Auzate, raffigurante la Morte della santa, replica quasi integrale del dipinto romano omonimo di Andrea Sacchi.
       Nel 1736 risulta già sposato con Marta Maria Undetti di Samarate (Varese).
      Tra il 1738 e il 1739 iniziarono i contatti con il Canavese e con il Biellese.
       La seconda metà del Settecento vede invece il concentrarsi della sua attività nel Cusio, tra Nonio, Carcegna, Artò e forse anche Quarna Sopra, per ricordare i luoghi dei lavori più impegnativi; intorno al 1751 dovrebbe localizzarsi una delle sue imprese più significative, la decorazione della parte settecentesca dell’oratorio dei Santi Bernardino e Marta insieme a quella nell’annesso antico oratorio detto della Beata Vergine. Gli anni cinquanta del Settecento sono comunque quelli centrali del suo curriculum, con interventi importanti, come nel Salone degli affreschi del Palazzo vescovile di Ivrea (1751 ca) e nella chiesa parrocchiale di Orta, ove l’artista si accompagnò ad Antonio Orgiazzi.
        Nel 1752 gli era nato il suo primo e unico maschio a cui fu imposto il nome di Luca Magno Baldassarre Nicodemo Maria, morto quasi subito dopo la nascita. Nel 1760 lo stato delle anime censiva ancora la famiglia Rossetti nella casa ereditata dal padre Pietro Antonio.
       L’attività artistica di Luca è registrata ancora agli esordi del settimo decennio del Settecento, ad Ivrea nella chiesa di Santa Croce, per il secondo lotto di affreschi, a Carcegna e a Pogno nella cappella di san Prospero con un intervento attribuibile per via stilistica. Dopo il 1762 non conosciamo altre sue opere, ma i documenti lo danno sempre residente ad Orta, dove il 3 marzo 1770 si spense, tumulato nel cimitero di San Michele e Quirico.

       A Mosso il Rossetti, nella parrocchiale di Santa Maria Assunta, dipinse la volta della campata di raccordo tra la navata e il presbiterio,con l' affresco Gloria dell’Assunta, le quattro Virtù Cardinali, 1743 (con la collaborazione del pittore Giovan Battista Greggio di Miagliano).


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